La lezione della pandemia ha reso necessario un ripensamento globale della Sanità pubblica rispetto alle richieste di salute di oggi. A livello mondiale da tempo si esigeva una trasformazione dei sistemi di cura nei vari paesi: le sfide ambientali, le mutazioni drammatiche del rapporto tra ambiente e salute e tra sviluppo e rispetto della terra, la inadeguata organizzazione dei sistemi sanitari.
Come la presenza in maggioranza di donne in questo settore può influenzare e modificare la visione e la relazione con i luoghi di cura? Una sanità a orientamento femminile può assicurare uno sguardo differente a vecchi e nuovi bisogni, un più attento ascolto alla sofferenza diffusa, e offre concrete proposte per una agenda di trasformazione adeguata alla crisi che stiamo attraversando.
La Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo, in collaborazione con Anaao-Assomed e La Galleria Nazionale, organizza, per il ciclo Le Mediche, un'Accademia di approfondimento che prosegue il lavoro impostato nel libro curato da Sandra Morano: La Sanità che vogliamo. Le cure orientate dalle donne, edizioni Moretti&Vitali, 2021.
Dopo la Pandemia, quale salute? Visioni per il futuro prossimo
Giovedì 20 Maggio| ore 18 - La nuova formazione in medicina (webinar)
Quanto siamo distanti da una formazione a misura di donne (e uomini)? Come nel SSN, anche a livello universitario la pandemia ha scoperchiato oggettive precarietà, mostrando per esempio il dato oggettivo che la formazione medica e specialistica universitaria si troverà, anche nei reparti clinici e chirurgici, a breve ad essere guidata in larga parte da donne. Il lavoro di insegnamento/apprendimento della professione di cura, finora agito all'interno di un canone maschile, in tempi di assoluto protagonismo femminile necessita di un cruciale ripensamento che faciliti l'affermazione di culture e pratiche della differenza. Ci interessa supportare percorsi educativi e curricula orientati a quel cambiamento che si profila in Sanità e anche nel mondo universitario che, a partire dalle aule e dai centri di ricerca, dovrebbe investire in programmi, finanziamenti, ruoli, rapporti con il SSN, con le politiche governative.
In questo incontro presenteremo esperienze innovative o sperimentali nell'attuale panorama accademico.
Docenti: Sandra Morano, Francesca Toia, Claudia Massarotti, Adriana Cordova e Anna Rosa Buttarelli
Giovedì 17 Giugno| ore 18 - Le sfide radicali della Medicina del futuro (webinar)
La salute delle donne è salute dell'intero paese, In questo appuntamento ci focalizziamo sul futuro della Medicina attraverso tre obiettivi cruciali:
- Attualmente esiste già un percorso, noto come Medicina di genere, in grado di ribaltare la visione neutra della malattia, del paziente, della sintomatologia, della diagnosi e perfino della terapia farmacologica. Questo filone dovrà non solo potenziare la attuale declinazione nosologica e terapeutica in maschile e femminile, ma anche “curvare” l'intero corredo clinico professionalizzante nell'ambito del percorso formativo-trasformativo della Medicina ispirato alla differenza sessuale.
- Fare i conti con la Maternità, con la moderna traduzione dal simbolico alla versione liberista affermatasi a partire dalla svolta tecnocratica di 40 ani fa. Le sfide che le giovani generazioni (di professioniste/i e pazienti) si troveranno ad affrontare necessitano di una analisi critica ed esperienziale della Medicina della Riproduzione, che più di altri progressi della scienza, per la prima volta nella storia ha influenzato e modificato le basi etiche della cura, le richieste dei/ delle pazienti e le vocazioni dei/delle curanti.
- Il raggiungimento del più alto livello possibile di salute", definita opportunamente dall'OMS come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” richiede nuovi percorsi interdisciplinari per prevenire e curare il malessere generato da vecchie e nuove povertà sociali e culturali, che colpiscono prevalentemente le donne e i bambini. Come la Medicina può integrare quadri intimi profondi, tragici come: violenza sulle donne, disrispetto, abuso, maltrattamenti, femminicidio.
Docenti: Sandra Morano, Teresita Mazzei, Mauro Costa, Lella Palladino, Anna Rosa Buttarelli
Venerdì 10 settembre (webinar) 17.30 - Verso una Società della Cura (webinar dal Festivaletteratura)
Uno tsunami ha colpito tutte le organizzazioni sanitarie di tutti i paesi, ed ha mostrato la loro inadeguatezza a rispondere ad un bisogno di assistenza sia nei siti altamente specialistici che perifericamente, in tutti i servizi territoriali e al domicilio. La grande prova offerta dalle donne in occasione della pandemia è sotto gli occhi di tutti: una drammatica “opportunità” ha dimostrato la loro tensione ad una visione olistica insieme ad un alto grado di maturità e capacità dirigenziale. Ora l'obiettivo generale è una offerta di salute universalistica ispirata al modello del care proposto da Pascale Molinier, verificato attraverso le esperienze e le idee sviluppate durante questa terribile prova da tante professioniste e lavoratrici. Per realizzare una società della cura alle donne non servono patenti di leadership per scalare tetti fatti da uomini per uomini, ma opportunità per costruire famiglie, comunità, esistenze, economie e luoghi di cura il più possibile coerenti con quell'amore per il mondo che dimostrano di avere, tutti i giorni.
Docenti: Pascale Molinier, Luisa Pogliana, Sandra Morano.
Inizio ottobre2021 (data in via di definizione) - Cultura progettuale e prospettiva femminile: verso una Città della cura (webinar da La Galleria Nazionale di Roma)
L'architettura ricopre un ruolo imprescindibile nel ridefinire gli orizzonti della sanità. Nuove architetture post pandemia: quali sono gli aspetti fondamentali da tradurre in progetto? Flessibilità, famiglia, dialogo, ritmi lenti, condivisione, prossimità? Quali sono i bisogni di lavoro in sanità? Questo incontro ha come tema la trasformazione dei luoghi: non solo ospedali ma servizi territoriali in spazi pensati in continuità tra salute e malattia, tra cura e benessere, tra territorio e ospedale, tra vita e morte. Proponiamo innovazioni a partire dalle esperienze di mediche e architette che hanno modificato o progettato ambienti appropriati, o di donne come la sindaca Ada Colau della città di Barcellona, che sta guidando con autorevolezza trasformazioni urbane per migliorare le vite delle donne e della popolazione. Un confronto interdisciplinare tra architette, mediche, amministratrici, società civile, per realizzare e rispettare valori e spazi del ciclo della vita-ciclo della cura.
Docenti: Sandra Morano, Nicoletta Setola, Alessia Macchi, Ada Colau, Maria Chiara Torricelli, Cristiana Collu
Gli incontri sono gratuiti. Iscrizioni alla mail: