Dopo aver coinvolto più di 190 donne impegnate in politica con gli appuntamenti in Lombardia, Marche ed Emilia-Romagna, Donne di Governo: La novità storica arriva a Roma, per incontrare le donne impegnate in una responsabilità politica ed amministrativa della Regione Lazio e della città metropolitana di Roma che sono state elette o rielette proprio un anno fa durante le amministrative di ottobre 2021.
L'incontro avrà come tema centrale: "L'avanzata dell'autorità delle donne?" con l'intenzione di partire da un comune denominatore esperienziale tra le partecipanti per attivare un dialogo che metta a fuoco cosa significa oggi governare in libertà e in fedeltà al proprio sentire.
L'avanzata dell'autorità delle donne?
28 Ottobre 16.30 - 19.00
Palazzo Valentini ROMA
Annarosa Buttarelli e Luana Zanella, direttrice scientifica e presidente della Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo, dialogano con le partecipanti sulla loro prima esperienza da elette.
Saluti istituzionali di
- Roberto Gualtieri, Sindaco di Città metropolitana Roma Capitale*
- Tiziana Biolghini, Consigliera delegata alle pari opportunità di Città Metropolitana Roma Capitale
- Gianna Baldoni, Consigliera di parità della Città metropolitana di Roma Capitale
Intervengono
- Svetlana Celli, Presidente Assemblea Capitolina
- Lorenza Bonaccorsi, presidente primo municipio, referente Pari Opportunità di ALI,
- Tina Balì, Segretaria Nazionale FLAI CGIL
- Elena Bonetti, deputata alla Camera dei deputati,
- Livia Turco, politica italiana.
Parteciperà il gruppo di coordinamento La novità storica: Donatella Albini, Alessia Cappello, Andrea Catizone, Maria Rosa Conti, Giovanna Piaia, Francesca Zajczyk.
La partecipazione è gratuita, per questioni organizzative è necessario segnalare la propria presenza a questo link.
Con il patrocinio di
Consigliera di parità della città metropolitana di Roma Capitale
Comune di Roma
Con il prezioso supporto di
Sevenplast srl - www.sevenplast.it
Bisogna fuoriuscire dai sistemi di sinistra o di destra e soprattutto dalla politically correctness, che ha fabbricato molte ricette moralistiche e universalistiche che non tengono conto delle molte differenze che costituiscono la realtà ... Allo stesso modo, non regge più la rappresentazione di un protagonismo che renderebbe conclusa la strada del femminismo, a parte la violenza e la misoginia che le donne continuano a subire, anche se questi sono davvero problemi degli uomini e non delle donne.
Se il nostro protagonismo si riducesse a un computo numerico e percentuale, se esultassimo per i famosi "sorpassi", faremmo un madornale errore. Avremmo promosso la vittoria della quantità e non della qualità, avremmo dimenticato l'insegnamento della sovranità femminile, che nella storia è sempre stata testimone della priorità della sostanza qualitativa di ciò che si fa e di ciò che si desidera essere. Dunque, bisogna riguadagnare la differenza femminile, riascoltarla, ripensarla e riallacciarla alle vicende di popoli tramite quella che si può chiamare scienza della vita quotidiana conservata fino a oggi dalle donne ... e forse smarrita dai popoli che della vita quotidiana sentono orami solo il morso e la fatica. (Annarosa Buttarelli, Sovrane, 2017)
*in attesa di conferma