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di Rosella Prezzo*
Nei primi anni Settanta, all’università di Milano, in un periodo pieno di effervescenza politica e relazioni, di “movimento” appunto, mi laureavo giovanissima in filosofia. Ma, paradossalmente, proprio mentre discutevo una tesi su Marx e Hegel si sputava su Hegel. Circolava infatti l’ingiunzione femminista irriverente di Carla Lonzi Sputiamo su Hegel, testo radicalmente rivoluzionario, in cui si leggeva, tra l’altro: “Non riconoscendosi nella cultura maschile, la donna le toglie l’illusione dell’universalità”.
L'Aula del Senato ha respinto l'emendamento della senatrice Maiorino che chiedeva la possibilità di adottare la differenza di genere nella comunicazione istituzionale scritta.
L'emendamento prevedeva che il "Consiglio di presidenza stabilisce i criteri generali affinché nella comunicazione istituzionale e nell'attività dell'amministrazione sia assicurato il rispetto della distinzione di genere nel linguaggio attraverso l'adozione di formule e terminologie che prevedano la presenza di ambedue i generi attraverso le relative distinzioni morfologiche, ovvero evitando l'utilizzo di un unico genere nell'identificazione di funzioni e ruoli, nel rispetto del principio della parità tra uomini e donne". Inoltre le proposte di adeguamento del testo sarebbero passate al vaglio della Giunta per il regolamento. (Ansa, 27 luglio 2022)
Annarosa Buttarelli, direttrice scientifica della Scuola di Alta Formazione Donne di Governo, commenta l'articolo pubblicato il 18 Luglio sul Corriere della Sera "Sette sindache su 108. Ecco perché le donne non vengono elette" di Cesare Zapperi.
In questo articolo ancora una volta si sottolinea la rivalsa degli apparati di partito contro le candidate amministratrici. Forse i numeri negativi che leggiamo possono segnalare anche una certa disaffezione per la politica della rappresentanza da parte delle giovani generazioni di donne. Si possono fare molti altri commenti sulla cattiva politica istituzionale maschile. Ma il nostro impegno vale molto di più di ogni commento. Noi stiamo creando una rete nazionale di amministratrici che ha per insegna un annuncio: "Donne di governo: la novità storica".
Questa rete di donne avrà una formazione avanzata e agirà in modo da rappresentare un cambio di civiltà e di qualità dell'agire politico a tutti i livelli.
di Annarosa Buttarelli*
Nel lontano (vicino) 1928 María Zambrano preparava la sua trasformazione della filosofia europea scrivendo articoli per le donne su “El liberal”. In questi articoli si rivela essere una delle prime radicali pensatrici della differenza sessuale, e in questi stessi articoli definisce “aristocrazia” la società delle donne che, in virtù della loro forza, potranno riscrivere il futuro del lavoro, della società, della cultura.
Continuiamo giovedì 30 Giugno, ore 18-20, alla Statua della Libertà di Palermo, il nostro presidio, convinte che chiedere con forza di avviare trattative di pace, come facciamo dal 3 aprile, sia la posizione più concreta e percorribile se si ha veramente a cuore la salvaguardia della vita e della terra.
Donne al governo. Senza dubbio una novità storica che nella lentezza e intermittenza del suo manifestarsi ci pone un duplice impegno. Rendere permanente l'ascesa in campo delle donne nelle posizioni di governo della cosa pubblica quanto delle professioni e della conoscenza, per guadagnare un riconoscimento di autostima e reputazione che connoti la qualità' differente del nostro potere. Luci ed ombre affuscano il percorso.
Thanopulos è psichiatra e psicoanalista formatore, attuale presidente della Società Psicoanalitica Italiana. Da anni Annarosa Buttarelli e Sarantis Thanopulos collaborano nel comune sentiero della valorizzazione delle differenze, tra uomini e donne innanzitutto. Ora la collaborazione è confluita nell' accordo di lavoro firmato tra la Fondazione Scuola Donne di Governo e la SPI. Per questo diffondiamo sia i dialoghi sul “Il Manifesto” tra Buttarelli-Thanopulos, sia alcuni testi importanti di Thanopulos stesso, come quello che segue.
Ecco un nuovo appuntamento con la rubrica di approfondimenti sull'arte La nostra pinacoteca a cura di Francesca Mellone che vuole rivelare il contributo di alcune artiste nella storia dell'arte e dell'immaginario estetico.
"Non è più dentro di me l'anima, ma in settecento pagine è passata.
Ormai nel libro essa è tutta inserrata.
Io non sono più io. È il libro Nori. Io non sono più Nori". (Diario)
La Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo rende omaggio affettuoso e grato a
DANIELA FERRARI, direttrice della Fondazione e amica preziosa.
Cara Daniela, continueremo anche in tuo nome l'impresa della nostra Scuola, con il rimpianto di non averti accanto, con la forza che la tua amicizia e generosa collaborazione ci lasciano in eredità.
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