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La politica, nata come arte e filosofia della costruzione, della cura e del cambiamento della Città, appare come territorio a lungo precluso alle donne o di difficile frequentazione. Ma è qui che si organizza la sussistenza e la convivenza umana e dunque la relazione tra donne e uomini, pubblica e privata. In realtà molte donne nella storia hanno trovato il modo di lasciare sul territorio segni e segnali del proprio desiderio e del proprio pensiero, e messaggi agli uomini e alle proprie simili. Occorre tornare su quelle tracce e identificarne il valore per l'oggi. Da questa esigenza nasce l'Accademia della Maestria femminile Alla fonte delle vite politiche, con un ciclo di incontri organizzato in collaborazione con la Casa della Memoria del Comune di Milano:
Articolo di Annarosa Buttarelli pubblicato su La Stampa di Domenica 6 Febbraio 2022
Si riflette troppo di rado sulla "questione maschile", se non sfiorando il problema quando si vorrebbe esistesse ancora la "questione femminile", posta, invece, fuori gioco dal movimento mondiale della libertà delle donne, guadagnata ormai come libertà della mente e del cuore dall'assoggettamento al patriarcato, perfino nei luoghi dove non è ancora riconosciuta nel sistema dei diritti.
Venerdì 18 febbraio 2022, in diretta streaming, si terrà il terzo dei quattro appuntamenti del percorso "Donne di Governo. La novità storica".
«Invece della ribellione, della trasgressione, del tradimento, le donne che governano – spiega Annarosa Buttarelli, direttrice scientifica della Scuola di Alta Formazione Donne di Governo - hanno scelto di mantenere la fedeltà alle proprie scelte di collocazione, trovando tuttavia il modo di dissentire efficacemente dalle direttive maggioritarie. In questo modo contribuiscono alla propria dignità e al cambiamento.
Venerdì 28 gennaio 2022, in diretta streaming, si terrà il secondo dei quattro appuntamenti del percorso "Donne di Governo. La novità storica".
A partire dalle 17.00 Annarosa Buttarelli e Luana Zanella –pettivamente Direttrice scientifica e Presidente della Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo, dialogheranno con Marina Sereni, Viceministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per condividere una via «differente» di fare politica e governare, sperimentata nel tempo da alcune donne protagoniste del passato e del presente.
Ecco un nuovo appuntamento con la rubrica di approfondimenti sull'arte "La nostra pinacoteca" a cura di Francesca Mellone che vuole rivelare il contributo di alcune artiste nella storia dell'arte e dell'immaginario estetico.
Eseguito attraverso la medianità di Georgiana Houghton,
simbolista sacra,
la cui mano è stata guidata da sette arcangeli.
Intervenire e trasformare il punto di vista, senza puntare tutto sulle quote rosa o sul potere definito dal mondo contemporaneo: è a partire da questa premessa che Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo propone l'iniziativa DONNE DI GOVERNO. La novità storica che prenderà avvio il prossimo 14 gennaio 2022 dalle ore 16.00 a Milano, presso Casa della Memoria.
Con ottimismo guardavo qualche giorno fa alla partecipazione di donne e giovani candidati nelle liste di un po' tutto il paese. Mi rallegravo di questa presenza – soprattutto a Milano, la città negli ultimi anni innegabilmente modello osservato speciale anche dagli sguardi internazionali. Purtroppo non mi nascondevo il rischio di una esclusione delle donne dalle posizioni più importanti nei vari Comuni e in Calabria, Regione al voto in questa tornata, evidente già nei numeri delle candidate sindaco. La conferma dei numeri è impietosa: nessuna donna eletta al primo turno, nessuna ai ballottaggi. Segnale evidente di quei passi indietro che stiamo facendo in tema di leadership femminile.
Se questo è lo specchio del Paese non ci deve poi sorprendere troppo che il WEF abbia spostato a 135,6 anni da oggi la linea del traguardo per la parità. E che l'Italia nel Global Gender Gap Report 2021 si posizioni al 63esimo posto, subito preceduta da Perù, Bolivia, e staccata di molte posizioni da Paesi come la Bielorussia, il Sud Africa o il Rwanda.
Ecco un nuovo appuntamento con la rubrica di approfondimenti sull'arte "La nostra pinacoteca" a cura di Francesca Mellone che vuole rivelare il contributo di alcune artiste nella storia dell'arte e dell'immaginario estetico.
Ti ho sempre chiamato "gobba" e non ho detto nulla dei tuoi occhi belli e pieni di lacrime,
con lo stesso ritmo con cui il mercurio sale attraverso il termometro, né ho parlato delle tue mani magistrali.
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