di Lidia Campagnano, docente dell'Accademia della Maestria Femminile: Gli ideali dei quali non possiamo fare a meno
Non la scuola come la novella bizzarria che si chiama “istruzione e merito” appena rifondata su fantasie di autoritarismo, umiliazioni e disuguaglianza (insomma, a misura dell'attuale ministro), bensì la scuola come la intende la preside Annalisa Savino.
A seguito dell'aggressione ai coetanei di un altro liceo da parte di militanti neofascisti, la preside ha proposto in una lettera ai suoi studenti di ragionare sull'accaduto, attingendo alle fonti più antiche del pensiero come alle idee di chi ha difeso e difende cultura, libertà e umani ideali. Ha spiegato con voce ferma e gentile come il fascismo nasca dall'indifferenza dei più, non dalla bestialità dei pochi. Dallo "sguardo ripiegato sul proprio recinto", dalla passione per celle e sbarre e punizioni come rimedio agli oscuri timori di chi patisce l'incertezza di questo tempo ma non vuole conoscerne le cause, dall'adorazione per frontiere e muraglie invalicabili contro l'odiato Nemico. Da un culto arcaico per il “sangue degli avi” (o la cosiddetta Madrepatria) finalizzato a nascondere la fondamentale uguaglianza di tutti gli umani e le umane in una condizione fatta per chiunque di gioie e di dolori, di debolezza e di forza.
La lettera della preside agli studenti contiene preziose indicazioni, per chiunque, su come vivere questo pericoloso tempo di “incertezza e sfiducia” e paura. Lo si può vivere coltivando ogni giorno tenacemente cultura e idee, creatività e riflessione, memoria e speranza. E rapporti umani capaci di infondere coraggio e piacere, solidarietà e resistenza.
Con questo desiderio di coltivare tenacemente rapporti umani, cultura e idee, creatività e riflessione, nasce l'Accademia "Gli ideali dei quali non possiamo fare a meno", un ciclo di incontri che si terranno presso la Camera del Lavoro metropolitana di Milano a partire da Martedì 7 marzo dalle 17.30 alle 19.30 per quattro martedì durante tutto il mese di Marzo.Scopri di più e iscriviti.