Impazza una campagna elettorale che più sconclusionata di così non si può, e vi è la possibilità che, per l'ennesima volta, paghino il prezzo le candidate, le sostenitrici, le femministe di vari raggruppamenti. Bisogna fare un passo a lato, per vederci chiaro e non aggiungere confusione a confusione, e anche un passo avanti per cercare di alzare il livello delle attese, senza fare precocemente programmi di governo.
È quello che stanno facendo le componenti della rete “La Novità Storica”, tra cui ci sono candidate e donne di governo. La lettera che leggerete sta diffondendosi e inizia a cambiare le carte in tavola poiché propone una delle poche cose sensate e realistiche in questo difficile momento: l'ampliamento di una rete tra donne candidate, trasversale ai partiti e alle liste, insieme alle segretarie di partito, con il sostegno de “La Novità storica” che esisterà e si allargherà anche dopo queste votazioni. La “dissidenza nella lealtà”, una pratica di questa rete, garantisce la possibilità di non essere schiacciate dalle logiche patriarcali che ancora dominano partiti e istituzioni pubbliche.
Annarosa Buttarelli direttrice scientifica Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo
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Negli scorsi mesi abbiamo avviato il progetto "Donne di governo: la novità storica", rivolto a donne impegnate in cariche pubbliche desiderose di vivere la politica come "arte della relazione" (così l'ha definita Annarosa Buttarelli, ispiratrice del progetto). Nella crisi generale e globale in cui si innestano le prossime elezioni italiane, pensiamo che il problema, per noi donne, non sia più tanto ricoprire posti di potere, ma sia mostrare come si possano trasformare questi posti, come sia possibile traghettarli fuori dalla tradizione patriarcale, mostrando la differenza femminile in atto e in pratica. Stiamo formando una rete nazionale con le amministratrici locali, facendo tappa nelle singole regioni. A questa rete collaborano ministre e parlamentari, senza alcuna preclusione partitica. Siamo già in tante. Una delle pratiche politiche più amate da donne di governo è quella della trasversalità, escluse le posizioni di destra estrema. Vogliamo dirvi perciò che questa occasione elettorale può essere una occasione storica per la necessità che sentiamo di trasformare la politica. È importante rafforzare la consapevolezza di ciascuna e a volte, se necessario, “sparigliare le carte”. Per questo costruiamo la Rete delle Donne di Governo animate dall'amore per il mondo, e che diffondono il valore delle eccellenze femminili, creando un luogo trasversale in cui ciascuna si senta accolta, consigliata e sostenuta nelle numerose occasioni in cui è e sarà necessario praticare la dissidenza, pure rimanendo fedeli alla propria area di collocazione partitica.
Lo diciamo a voi e a noi, candidate, segretarie di partito, portavoce, coordinatrici, affinché non vada colpevolmente sprecata l'ennesima occasione di protagonismo femminile; affinché il valore delle donne non sia ridotto a essere propaganda mediatica a sostegno della leadership maschile; affinché sia ribaltato il tavolo dei giochi truccati della politica tradizionale maschile. La campagna elettorale in corso non sia la “scoperta delle donne” in politica, usata per rinvigorire una propaganda senza mordente e senza anima.
Questa “scoperta” porta finalmente la presenza delle donne all'attenzione di tutti, a contendersi il posto nelle prime pagine, improvvisamente assurte a posizioni più qualificate e autorevoli del solito.
La potenza imprevista del femminismo della differenza ha influenzato e trasformato alcune generazioni, ma ha creato anche fraintendimenti tra quelle donne che cercano di avanzare nella società in modo individualistico, competitivo ma senza amore per le proprie simili.
Dare qualità radicale e differente all'agire politico significa criticare la visione maschile, iperliberista e tecnocratica, oltre che fortemente narcisista, capace di continuare a infliggere ingenti danni alla sorte del pianeta e dei legami sociali. Solamente andando verso la costruzione di una società orientata dal "prendersi cura", si può rifondare la democrazia. Una responsabilità imprescindibile che richiede il coraggio che solamente molte donne hanno dimostrato di avere.
Per tutto questo ci appelliamo a voi affinché sentiate la nostra solidarietà d'ora in avanti e vi invitiamo a entrare nella rete "LA NOVITA' STORICA”, all'interno della quale cercheremo di non farci sfuggire di nuovo quello che il tempo storico ci offre. Insieme, scegliamo collaboratrici fidate e libere, insieme facciamo votare donne incorruttibili nella mente e nell'agire, insieme proviamo a ribaltare il tavolo della politica in agonia. Saremo insieme in un grande progetto di ricostruzione della relazione tra donne e tra queste e la cittadinanza, gli uomini, gli altri generi e il pianeta.
La nostra forza potrà allontanare anni luce le rappresentazioni e le rappresentanze (anche di un certo femminismo) che stanno mostrando un penoso fallimento. Ci siamo!
Gruppo Coordinamento Novità Storica (Donatella Albini, Alessia Cappello, Andrea Catizone, Maria Rosa Conti, Giovanna Piaia, Francesca Zajczyk, Luana Zanella); Annarosa Buttarelli, direttrice scientifica Fondazione SAFDG.