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Chi ha paura della Maternità? La centralità della nascita e della relazione materna è il titolo del secondo incontro dell'Accademia Maternità e nascita verso il futuro, un'iniziativa promossa da Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo.
L'incontro che si terrà venerdì 6 maggio a Milano presso Casa della Memoria in via Confalonieri 14 si svilupperà tra “educazione sentimentale” e narrazione filmica, tra istinto e paura, tra potenza e scippo del corpo, tra esaltazione della maternità e sua cancellazione, alla ricerca di forme desiderabili di nascita e di convivenza sul pianeta.
Ne saranno relatrici Anna Maria Piussi, già docente ordinaria di Pedagogia generale all'Università di Verona e Lorenza Garrino, formatrice esperta in Medical Humanities per le professioni della cura.
Ecco un nuovo appuntamento con la rubrica di approfondimenti sull'arte "La nostra pinacoteca" a cura di Francesca Mellone che vuole rivelare il contributo di alcune artiste nella storia dell'arte e dell'immaginario estetico.
“Maria Lani! Maria Lani! Maria Lani!”
il grido ripetuto infinite volte per tutta la notte dal marionettista isterico,
simile a sirene in un distretto industriale". (Giorgio De Chirico, Diario di un Poeta)
Un mondo senza madri? è il titolo di un precedente convegno che aveva come oggetto le molteplici rappresentazioni e vicende della nascita e della relazione tra chi mette al mondo e chi nasce, in particolare nel nostro presente. In un momento in cui la nascita è sempre più lontana dalla sua storia millenaria, sempre più rarefatta nelle società occidentali, sempre meno legata al rapporto sessuale tra due soggetti femmina e maschio, una sua rilettura si conferma necessaria e urgente. Una rilettura fatta dalle donne. Protagoniste viscerali, autrici, comunque esclusive depositarie della procreazione dall'inizio della vita umana sul pianeta, e per questo troppo spesso soggette a invidia e violenza, sono oggi in maggioranza anche curatrici e maestre, responsabili della trasmissione di scienza e cura, esperienza e relazioni alle generazioni future.
Attraverso un ciclo di cinque incontri verrà proposta una visione corale del fenomeno, attraverso interventi e dibattiti su esperienze, contesti e saperi, dalle tematiche del desiderio tanto potente quanto ambiguo alle trasformazioni del corpo, fino alle modalità della riproduzione fuori da esso.
di Annarosa Buttarelli*, comparso su "Lo Specchio" de "La Stampa" domenica 27 Marzo 2022
Chissà che femministe frequenta Francesco Musolino, o quali libri femministi abbia mai letto oltre al Diritto al sesso, scritto dalla giovane filosofa britannica Amia Srinivasan, che si è interessata anche all'intelligenza dei polipi. Mi spiace contraddire Amia se davvero sostiene che il femminismo non è una filosofia: il pensiero della differenza sessuale di Carla Lonzi e di Diotima (comunità filosofica femminile, in cui ho lavorato a lungo) è stato indicato come l'unica avanguardia filosofica del XX secolo italiano.
di Nadia Lucchesi
Ma quale nuovo? Da almeno 5000 anni gli uomini, e sottolineo uomini, hanno dedicato energie, immaginario, produzioni artistiche, letterarie, elucubrazioni filosofiche e religiose a questo che, nella loro mente, è un Fatto incontrovertibile dei rapporti umani, è un Dato iscritto nella storia millenaria, è l'eterno ora e sempre dei secoli dei secoli. Questo è l'assunto che fa da cornice alle mille analisi di carattere economico, geopolitico, strategico e militare che ci fasciano la testa di inerte bambagia, che ci portano a ripiegarci su noi stesse, stessi, sulle nostre paure, sulle nostre angosce, sui terrori per un'imminente, immane catastrofe.
Prosegue il percorso di rete "Donne di Governo. La novità storica", che venerdì 11 marzo ha fatto tappa a Pesaro, presso la Sala Consiliare raccogliendo molto donne elette e neolette della Regione Marche.
Una profonda testimonianza è stata fornita dalla senatrice Donatella Conzatti che ha raccontato la sua prima esperienza da neoeletta nel Trentino Alto Adige. Molti sono stati i contributi delle donne che come sindache, consigliere comunali o assessore hanno desiderato dialogare tra loro e con la filosofa Annarosa Buttarelli.
di Rosella Prezzo*, pubblicato su la 27esima Ora del Corriere della Sera - 4 marzo 2022
La mia generazione, nata dopo la Seconda guerra mondiale, ha sempre detto, giustamente, di ritenersi fortunata per aver vissuto in un lungo periodo di pace. Eppure le nostre vite sono state costellate da guerre (da quella in Vietnam, che per molti di noi ha segnato la fine dell'innocenza, a quella a cui assistiamo oggi, pur senza aver ben chiara cognizione di essere effettivamente in guerra).
Proprio in questi giorni mi sono resa conto che io (ma posso anche alludere un noi) molte di queste guerre le ho viste («Guerre che ho visto» recitava il titolo di un testo di Gertrude Stein), sì ma, appunto, soltanto e soprattutto viste.
Ecco un nuovo appuntamento con la rubrica di approfondimenti sull'arte "La nostra pinacoteca" a cura di Francesca Mellone che vuole rivelare il contributo di alcune artiste nella storia dell'arte e dell'immaginario estetico.
Ma man mano che si farà più caldo, la neve si staccherà da terra e le giornate saranno calde: uscirò di nuovo per imparare a disegnare paesaggi. Kateryna Vasylivna Bilokur
Se un'artista di questo livello fosse conosciuta, il mondo intero parlerebbe di lei. Pablo Picasso 1954
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