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Dopo il successo della prima Accademia Alla fonte delle vite politiche, Lidia Campagnano torna a farci riflettere attraverso un percorso che riguarda "Gli ideali dei quali non possiamo fare a meno".
Il vocabolo "ideale" sembra un reperto di tempi remoti, quantomeno nella cultura occidentale, e va sparendo dai discorsi, dotti o comuni che siano, a volte sostituito dal vocabolo "valori". Ma la sua antichità e il suo svanire hanno forse un senso, è una vicenda, la sua, che ci aiuta a indagare la qualità del nostro presente, quello personale e quello sociale, e a posizionarci di fronte alla vita che viviamo e alla storia che sembra crollarci addosso, incontrollabile e opaca.
Un precedente ciclo di incontri, dal titolo Nelle fessure dell’arte, aveva tentato di evidenziare come nel corso dei secoli la presenza e l’apporto delle donne all’interno della storia artistica siano stati quasi sistematicamente ignorati dai racconti ufficiali, nonostante la notevole messe di studi, in materia, prodotti dal pensiero femminista. Viceversa, Il percorso Sul proscenio dell’arte contemporanea prende atto di come, oggi, la matrice femminile dell’arte costituisca, per qualità e quantità, un dirompente fenomeno mondiale cui spesso, come attesta l’itinerario proposto, il mercato dell’arte assegna cifre di notevole entità.
Ecco un nuovo appuntamento con la rubrica di approfondimenti sull'arte La nostra pinacoteca a cura di Francesca Mellone che vuole rivelare il contributo di alcune artiste nella storia dell'arte e dell'immaginario estetico.
In Afghanistan il governo talebano ha ordinato un divieto a tempo indeterminato dell'istruzione universitaria per le donne del paese, attraverso una lettera del ministero dell'istruzione superiore inviata a tutte le università governative e private. Di seguito una riflessione di Annarosa Buttarelli, direttrice scientifica della Scuola di Alta Formazione Donne di Governo.
di Sandra Morano, tra le Fondatrici della Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo e Coordinatrice Area Formazione Femminile Anaao Assomed
Nel giugno 2019, a chiusura dei lavori della III Conferenza Nazionale “Donne Sanità Sindacato” di ANAAO Assomed, scrivevamo: ”più volte abbiamo lamentato sui temi della Sanità l’assenza di una visione: ecco un invito ad iniziare a discuterne”. Da allora abbiamo visto di tutto dalla crisi epidemica a quella climatica fino alla guerra vera in Europa. Per la sanità è stato un periodo durissimo fatto di emergenza, sacrifici, un lavoro infinito, anche ora che il virus sembra attenuare i suoi effetti.
Soprattutto il SSN ha sentito la mancanza di una vera vision e di una altrettanto vera analisi delle sue fragilità a partire da quella relativa al suo capitale umano, cioè quelle donne e quegli uomini che ogni giorno ne garantiscano la sua esistenza e la sua continuità. Quel che resta, infatti, di un progetto che solo 40 anni fa sembrava un ideale di universalità da sviluppare al meglio, è oggi un sistema alle prese con un lavoro di cura da esplicitare al meglio e che dovrà anzitutto rimodellarsi su uno shifting di genere.
In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, abbiamo chiesto alla Senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, quanto ancora c'è da fare per combattere un fenomeno che, come lei dichiara, è insito nella cultura del nostro Paese.
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di MariaRosa Conti, cofondatrice del coordinamento de La novità Storica
Dopo le elezioni politiche in Italia svoltesi il 25 settembre 2022 che hanno portato alla nomina della prima donna alla presidenza del Consiglio dei Ministri la “carovana” della Novità Storica – Donne di Governo ha finalmente una lettura oggettiva da fare per dare un obiettivo culturale improcrastinabile alla politica di questo nuovo millennio.
La rete della Novità Storica è un’alleanza tra donne in maniera trasversale, pur restando nel proprio partito (e dentro i suoi orizzonti), ma con coraggio della dissidenza e partendo dalla necessità di mettere al centro delle proprie pratiche la politica delle relazioni e la ricerca degli obiettivi comuni di governo per il bene della comunità.
di Annarosa Buttarelli - pubblicato su Lo Specchio de La Stampa domenica 23 Ottobre 2022
Il tempo è arrivato. Si potrebbe iniziare in questo modo per invitare a una presa di coscienza della inarrestabile presenza di donne sui diversi scenari che raffigurano la crisi globale, da cui tutte e tutti siamo attraversati, in un modo o in un altro. Vediamo sugli schermi e nelle piazze donne con una forte passione politica e un senso di responsabilità verso le sorti del mondo, tanto da rischiare, come è già capitato troppe volte nella storia, prevedibili contraccolpi repressivi e perfino l'aggressione ai propri corpi e alle proprie menti, entrambi generativi di vita, a differenza di quelli della gran parte dei maschi, troppo spessi auto-sacrificati all'agire mortale e mortifero.
La Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo invita all'appuntamento organizzato presso la Casa della Memoria di Milano promosso da Assoetica e Fondazione Prioritalia per suscitare una riflessione generativa sul tema della pace, in occasione della settimana mondiale per il disarmo e nella giornata conclusiva degli eventi programmati nei dintorni del Festival dello Sviluppo Sostenibile.
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